A.S.D. Unione Calcio 3 Stelle

Tutti la chiamano 3 Stelle, ma perché si chiama così?

Per capirlo dobbiamo fare un salto indietro nel tempo fino al 1998 quando, dopo lunghe mediazioni, si è giunti all'unione delle società calcistiche presenti nel nostro Comune (Campoformdido) per formare questa grande, bella e nuova realtà calcistica friulana. Già sei anni prima c'era stata una prima unione

tra le società del Bressa e del Campoformido, poi con il passare del tempo questa unione sportiva si è definitivamente sciolta per fondersi assieme al Basaldella in una nuova società calcistica: l'Associazione

Sportiva Dilettantistica Unione Calcio 3 Stelle.

Come per tutte le unioni la strada non è stata priva di ostacoli, ma la determinazione dei presidenti di allora, Adriano Stocco del Basaldella e Dino Cossutti del Bressa Campoformido, ha portato a compimento un progetto sportivo molto importante per tutto il territorio, due presidenti supportati in questa avventura da Luciano Fontanive e Pietro Sabbadini che si sono dimostrati validi sostenitori.

Giallo, rosso e blu, questi i colori della nuova società, colori che ormai tutti abbiamo imparato a conoscere e che tutti riconosciamo come parte integrante del calcio di casa nostra. 3 Stelle il nome scelto e derivato da un concorso di idee fatto tra gli alunni delle scuole elementari del Comune realizzato con il sostegno della Banca di Udine. 3 Stelle così come lo sono i paesi che hanno avuto il coraggio di unirsi tra di loro rompendo ogni forma di campanilismo e combattendo ogni ritrosia presente nei singoli paesi.

Da ricordare il primo presidente che è stato Italo Baruzzo, seguito poi da Adriano Stocco ed infine

l’attuale Luca Zamarian che, insieme al vicepresidente Marco Venturini, ha rilevato la società in un

momento di grosse difficoltà e l'ha riportata ad una nuova rinascita.

I progetti iniziali all'epoca erano senz'altro stimolanti, c’erano l’intenzione di creare un grosso

bacino di giocatori provenienti del territorio, unire le forze economiche presenti all'interno del

Comune a sostegno di una singola società, ottimizzare l’utilizzo degli impianti sportivi esistenti

nelle varie frazioni e ridurre le spese di gestione avendo una sola società sportiva.

Da quel ”battesimo” sono passati quasi vent'anni (a tal proposito si potrebbe cominciare a pensare

Ad una qualche forma di festeggiamento) e i risultati ottenuti dimostrano che gli obiettivi iniziali

sono stati raggiunti, e che la strada intrapresa ed il coraggio di quei pionieri ripagano gli sforzi e le

sofferenze di allora.

E la storia continua…