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Gli atleti tesserati nello sport dilettantistico

Oltre 13 milioni di atleti tesserati: chi anima davvero lo sport dilettantistico?

Quando parliamo di sport dilettantistico pensiamo subito a strutture, dirigenti, allenatori, impianti… ma in realtà tutto parte da lì: dagli atleti tesserati. Sono loro il cuore vero di ogni associazione sportiva, il motivo per cui tutto esiste. E in Italia, nel 2023, sono stati oltre 13 milioni. Un numero enorme che ci ha spinti a farci una domanda: ma chi sono davvero questi atleti tesserati nello sport dilettantistico? Non solo quanti sono, ma anche cosa fanno, che sport praticano, come si distribuiscono, che ruolo hanno. In questo articolo cerchiamo di raccontare meglio il profilo di questo “esercito silenzioso” che ogni giorno tiene in piedi il sistema sportivo nazionale, basandoci sui dati ufficiali del Rapporto Sport 2024 pubblicato da Sport e Salute.

Chi sono gli atleti tesserati nelle ASD?

Partiamo da un numero chiave: 12,6 milioni. È il totale degli atleti registrati nel sistema sportivo dilettantistico italiano, secondo i dati aggiornati del Registro RASD. Non tutti sono professionisti o agonisti: circa 2,4 milioni sono tesserati per motivi diversi dalla pratica sportiva (dirigenti, tecnici, arbitri…), mentre i restanti 10,2 milioni sono praticanti o agonisti. Parliamo di persone che ogni settimana frequentano impianti, allenamenti, gare, partite. La fascia d’età più rappresentata è quella tra i 6 e i 14 anni, che rappresenta circa il 38% degli atleti tesserati. Questo conferma quanto le ASD siano centrali nello sport giovanile in Italia, fornendo spesso l’unico accesso strutturato all’attività motoria per bambini e ragazzi. A livello di genere, la componente maschile è ancora prevalente, ma cresce la presenza femminile, soprattutto in discipline come danza, ginnastica, pallavolo e nuoto. Un cambiamento lento ma evidente, che apre spazi importanti per l’inclusione e la parità.

Quanto è diffuso il tesseramento in Italia

Molto più di quanto si possa pensare. In Italia oltre 1 cittadino su 5 è tesserato a una società sportiva dilettantistica. Considerando anche chi ha più tesseramenti (es. multi-disciplina), si arriva a 23,7 milioni di tesseramenti complessivi. Un dato che impressiona per portata e capillarità. A livello territoriale, il Nord Italia guida con 51.336 ESD (Entità Sportive Dilettantistiche), seguito dal Sud e Isole con 35.909 e dal Centro con 25.015. Ma la vera differenza si vede nella media dei tesseramenti per società: 241,9 al Nord, 211,3 al Centro e solo 148 al Sud. Questo ci dice che nel Meridione esistono molte realtà piccole, spesso con poche risorse e numeri più contenuti, che fanno comunque un lavoro fondamentale sul territorio. È una fotografia che racconta anche le disuguaglianze territoriali nello sport dilettantistico e ci ricorda quanto sia importante sostenere le realtà più fragili.

Che sport praticano gli atleti delle ASD

I tesserati nello sport dilettantistico praticano una moltitudine di discipline, che vanno ben oltre i soliti noti. Il calcio resta lo sport con più tesserati, ma a seguire troviamo ginnastica, danza sportiva, pallavolo, nuoto, ciclismo e arti marziali. Un universo variegato, che cambia anche molto da regione a regione. Un dato interessante è la differenza tra tesseramenti presso Federazioni Sportive Nazionali (FSN) e Enti di Promozione Sportiva (EPS): questi ultimi intercettano circa il 25% dei tesserati, spesso con offerte più flessibili, inclusive, legate a progetti scolastici o territoriali. La pluralità dell’offerta è un punto di forza del sistema italiano: permette a più persone di avvicinarsi allo sport, con livelli di impegno e costi diversi. E conferma quanto le ASD siano cruciali non solo per l’agonismo, ma anche per la socializzazione, la salute e la partecipazione attiva delle comunità.

Sport dilettantistico e inclusione: atleti con disabilità

Un aspetto troppo spesso trascurato, ma che merita molta più attenzione. Nel 2023 sono state 5.772 le ESD ad aver attivato almeno una disciplina paralimpica o accessibile a persone con disabilità. Rappresentano il 5,1% del totale, con una distribuzione più alta al Nord ma in crescita anche al Centro e Sud. Questo significa che oltre 1 società su 20 in Italia ha già avviato percorsi sportivi inclusivi. Non sono abbastanza, è vero, ma rappresentano un segnale positivo. Lo sport inclusivo non è solo un dovere etico: è anche una grande opportunità di crescita, innovazione e apertura per le ASD, sia in termini di impatto sociale che di sostenibilità economica. Molti fondi pubblici e bandi sono oggi dedicati a progetti di questo tipo, ma servono formazione, spazi adeguati e un cambio culturale. L’inclusione deve diventare un obiettivo concreto, non solo una bella parola nei progetti.

Oltre l’atleta: il valore sociale del tesseramento

Il tesseramento sportivo non è solo una formalità amministrativa. È un atto di appartenenza. Per una ASD, ogni tesserato è una storia, una persona, un progetto educativo. Tesserare un atleta vuol dire prendersene cura, offrirgli un contesto sicuro, accompagnarlo nella crescita. Ma significa anche entrare in un sistema regolamentato, accedere a coperture assicurative, riconoscimenti ufficiali, possibilità di partecipare a gare e attività. Per il sistema sportivo nazionale, invece, tesserare vuol dire fotografare il movimento, fare programmazione, costruire politiche pubbliche basate sui dati. È anche per questo che la digitalizzazione del tesseramento, la trasparenza nei dati e l’aggiornamento dei registri sono così importanti oggi. Il tesseramento è ciò che tiene unita la comunità sportiva italiana: senza tesserati, non ci sono società. E senza società, non c’è sport.

Conclusione

Dietro quei 13 milioni di tesserati ci sono famiglie, allenatori, campi da gioco, trasferte, gioie, infortuni, amicizie, fatica, sogni. Ogni numero è una persona in carne e ossa, che ha scelto di vivere lo sport con passione, anche senza riflettori. È questo il vero volto del movimento sportivo dilettantistico italiano. Le ASD non sono solo “organizzazioni”: sono luoghi vivi dove ogni atleta trova un pezzo di sé. Conoscere chi sono questi tesserati, cosa fanno e dove si trovano, ci aiuta a dare loro il giusto valore. E anche a immaginare politiche, progetti e strumenti migliori per sostenerli. Se vuoi raccontarci la situazione della tua ASD, come sta andando il tesseramento quest’anno o cosa ti preoccupa… scrivici. Siamo qui anche per ascoltare.

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