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Fondi europei per lo sport: occasione storica o burocrazia travestita?

Fondi europei per lo sport: un treno che passa… ma non per tutti

Parliamoci chiaro: negli ultimi anni lo Stato ha finalmente cominciato a parlare la lingua dello sport di base. Con il PNRR, i fondi strutturali europei e il Fondo per lo sviluppo e la coesione, ci sono risorse vere. Milioni di euro pronti per essere investiti in impianti, inclusione, innovazione. Il problema? Arrivarci è ancora una maratona a ostacoli.

Nel Mezzogiorno, ad esempio, il 50% delle strutture non funzionanti è lì. Eppure, la capacità di intercettare i finanziamenti è bassissima. Perché? Manca progettualità, accesso al credito, supporto tecnico. Il paradosso è che i fondi ci sono ma le società non riescono a usarli​.

Le buone notizie (ci sono!)

Qualcosa però si muove. Il D.Lgs. 38/2021 ha semplificato – finalmente! – le procedure per costruire o ristrutturare impianti sportivi. E c’è una novità fondamentale: le società sportive dilettantistiche senza scopo di lucro possono partecipare direttamente ai bandi. Un cambio di passo che, se sfruttato bene, può fare la differenza​.

In più, l’Istituto per il Credito Sportivo ha attivato finanziamenti agevolati proprio per chi vuole ristrutturare o riqualificare. C’è un supporto tecnico, ci sono convenzioni con le amministrazioni locali. Ma – e lo diciamo senza peli sulla lingua – serve voglia di mettersi in gioco, e magari qualcuno che ti aiuti davvero a capirci qualcosa.

Quali sono i bandi che contano davvero?

Non solo impianti. I fondi europei (e affini) hanno alimentato una serie di progetti sociali e inclusivi importantissimi per lo sport e le ASD e SSD:

  • “Sport di tutti – Inclusione”: oltre 5 milioni di euro per attività contro il disagio e l’emarginazione.

  • “Sport nei Parchi”: nuove aree attrezzate in parchi comunali, con le ASD a gestirle.

  • “Spazi Civici di Comunità”: 9,5 milioni per creare aree di sport gratuite in collaborazione con i Comuni.

  • “Carceri”, “Over 65”, “Sport e integrazione”: progetti per usare lo sport come leva di cambiamento sociale, con risultati concreti​.

In totale? Oltre 31 milioni di euro in 916 progetti attivati. Non chiacchiere, ma risorse vere arrivate sul territorio.

E se non bastasse?

C’è un problema: i costi stanno esplodendo. Materiali rincarati del 30%, inflazione, tassi d’interesse su. Tradotto: quello che prima si faceva con 100mila euro, oggi ne costa 130mila o più. E i fondi europei spesso non bastano: servono prestiti, cofinanziamenti, strategia​.

Per questo la domanda di credito è cresciuta fortemente, in linea con l’incremento del 69% degli investimenti e il boom dei mutui agevolati ICS. Le società si stanno muovendo, ma serve più coraggio, più supporto e meno fogli da compilare.

Cosa puoi fare tu, oggi

Se sei un dirigente, un volontario o anche solo un appassionato che vuole aiutare la propria società, ecco cosa puoi fare subito:

  • Verifica i bandi attivi sul sito di Sport e Salute o del tuo Comune.

  • Contatta un consulente (magari giovane, magari motivato) che ti aiuti a scrivere un progetto.

  • Se hai già un’idea… inizia a scrivere, anche su un foglio di carta. L’importante è partire.

I fondi europei non sono un sogno. Sono un’opportunità vera. Ma solo per chi decide di provarci.

Se vuoi leggere con i tuoi occhi, ecco il link al documento completo: Rapporto Sport 2024.

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Altre risorse utili

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Concentrati di più sullo sport e meno sulla burocrazia.