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Nuove Regole per i Dipendenti Pubblici nel Lavoro Sportivo

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Sommario

Introduzione al Nuovo Decreto

La recente approvazione di una nuova disciplina rappresenta un passo significativo nel mondo dello sport e dell’amministrazione pubblica. Con il decreto legislativo del 29 agosto 2023, n. 120, che si inserisce nella più ampia Riforma dello Sport, si stabiliscono le condizioni in base alle quali le pubbliche amministrazioni possono autorizzare i loro dipendenti a svolgere attività lavorative nel campo sportivo. Questa svolta normativa, firmata dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, getta le basi per una nuova sinergia tra impiego pubblico e impegno sportivo.

Principi Fondamentali e Assenza di Incompatibilità

Al centro del decreto vi è l’essenziale assenza di cause di incompatibilità che possano influire sull’imparzialità delle funzioni svolte dai dipendenti pubblici. In linea con i principi dell’ordinamento vigente, il decreto richiede un’attenta valutazione delle possibili situazioni di conflitto di interessi, assicurando che l’attività sportiva non incida negativamente sulle responsabilità amministrative.

Regole per la Gestione dell’Attività Sportiva

Il decreto stabilisce inoltre criteri precisi per la gestione dell’attività sportiva autorizzata. L’obiettivo è garantire che tale attività non pregiudichi il regolare svolgimento del servizio pubblico e non intacchi l’indipendenza del lavoratore. È essenziale che l’attività sportiva non influenzi il buon andamento e l’imparzialità dell’azione amministrativa.

Limitazioni per i Dipendenti a Tempo Pieno

Per i dipendenti con un rapporto di lavoro a tempo pieno, la prestazione nel lavoro sportivo deve essere attentamente bilanciata. Il decreto specifica che tale attività non deve prevalere sull’orario lavorativo settimanale, ponendo un limite al 50% dell’orario di lavoro stabilito dal contratto collettivo nazionale.

Eccezioni e Futuri Sviluppi

Il decreto non si applica al personale dei Gruppi sportivi militari e dei Corpi civili dello Stato quando questi espletano attività sportiva in veste militare. Lo stesso vale per atleti, quadri tecnici, arbitri/giudici e dirigenti sportivi appartenenti alle Forze Armate e ai Corpi Armati non statali, che possono essere autorizzati dalle rispettive amministrazioni in caso di richiesta da parte del CONI, del CIP e delle varie federazioni. Per questi casi, sono in corso di elaborazione delle linee guida attuative che forniranno ulteriori chiarimenti e saranno pubblicate nelle prossime settimane. Attualmente, il provvedimento è in fase di esame per la registrazione.

Conclusione

Questo nuovo decreto rappresenta un importante passaggio nella regolamentazione dell’attività lavorativa sportiva per i dipendenti pubblici, offrendo un quadro più chiaro e strutturato. Man mano che il provvedimento procede attraverso le fasi di approvazione e attuazione, si attendono ulteriori dettagli e sviluppi che influenzeranno positivamente il rapporto tra lavoro pubblico e impegno sportivo.

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