Esenzione IVA ASD: nuove regole per il 2025

esenzione IVA ASD
Sommario

Introduzione

L’esenzione IVA per le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) è un argomento di grande rilevanza per chi opera nel settore sportivo dilettantistico. Dal 1° gennaio 2025, entreranno in vigore le nuove normative riguardanti il trattamento IVA per alcune prestazioni svolte dalle ASD che le renderà da escluse ad esenti con i conseguenti obblighi correlati. In questo articolo, esploreremo nel dettaglio le nuove regole sull’esenzione IVA per le ASD, fornendo una panoramica completa delle modifiche e delle loro conseguenze.

Differenza tra IVA imponibile, non imponibile, esente ed esclusa

Per comprendere il cambiamento che entrerà in vigore con l’anno nuovo è fondamentale conoscere le differenze tra i vari trattamenti IVA.
Per questo motivo di seguito vengono illustrate le differenze tra i trattamenti IVA previsti dalla legge:

  • IVA imponibile: operazioni soggette all’IVA. L’IVA viene calcolata e aggiunta al prezzo di vendita dei beni o dei servizi. All’interno di questo tipo di trattamento sono previste 4 aliquote differenti in base al bene venduto. Le operazioni imponibili devono essere registrate nei registri contabili e l’IVA deve essere dichiarata e versata allo Stato.
  • IVA non imponibile: operazioni non soggette all’IVA, ma che comunque rientrano nell’ambito di applicazione dell’IVA. Le operazioni devono essere registrate nei registri contabili anche se non viene applicata l’IVA. È necessario indicare che l’operazione è “non imponibile”.
  • IVA esente: queste operazioni sono esenti dall’IVA per specifiche disposizioni di legge. Significa che l’IVA non viene applicata né calcolata. Devono essere registrate nei registri contabili come operazioni esenti. Anche se non viene applicata l’IVA, è importante mantenere traccia di queste operazioni per scopi fiscali.
  • IVA esclusa: queste operazioni non rientrano nell’ambito di applicazione dell’IVA per legge. Non sono considerate operazioni rilevanti ai fini IVA. In generale, le operazioni escluse non devono essere registrate nei registri IVA perché non sono rilevanti ai fini dell’imposta. Tuttavia, possono essere registrate nei conti generali dell’azienda per una corretta tenuta della contabilità.

Le nuove normative sull’esenzione IVA

Il passaggio del trattamento IVA è stato introdotto dall’art. 5, comma 15 quater, legge 215/2021. L’entrata in vigore era già stata posticipata al 1° luglio 2024 dal DL. 51/2023. Con l’approvazione il 14 febbraio del Dl. n. 1633-A è stato approvato l’emendamento al decreto Milleproroghe che con l’art. 12-sexies ha ulteriormente posticipato l’entrata in vigore del nuovo trattamento IVA a gennaio 2025. 

Il passaggio come anticipato nell’introduzione renderà da da escluse ad esenti alcune tipologie di beni e servizi in ambito sportivo offerti da ASD e SSD. Questo comporterà l’obbligo di registrare nei registri contabili questa tipologia di operazioni che finora erano omettibili in quanto escluse.
Resteranno in regime di esclusione le quote di tesseramento ed affiliazione che però consigliamo di riportare sempre nei registri di cassa in quanto sono voce di bilancio economico.
A diventare esenti sono invece le prestazioni svolte nell’ambito degli scopi istituzionali a fronte di un corrispettivo da pagare per la partecipazione a tali prestazioni.

Il passaggio di trattamento IVA comporta che le ASD e SSD senza partita IVA si attivino per dotarsene e poter dunque presentare le dichiarazioni fiscali in modo conforme al nuovo trattamento. Inoltre, per poter essere esente IVA le prestazioni dovranno essere necessariamente registrate tramite emissione di fattura elettronica o corrispettivo elettronico.

Quali prestazioni delle ASD saranno soggette ad esenzione IVA?

Di seguito riportiamo degli esempi di prestazioni che vengono fornite dalle ASD e SSD e che rientrano nel nuovo trattamento IVA in quanto fornite a fronte di corrispettivo specifico e in modo conforme agli scopi istituzionali.

  • Corsi e lezioni sportive: attività didattiche, formazione e allenamenti.
  • Organizzazione di eventi sportivi: gare, tornei e manifestazioni sportive.
  • Utilizzo di impianti sportivi: affitto di campi, palestre, piscine.
  • Servizi di supporto: gestione delle iscrizioni e servizi di segreteria.

Non è stata tuttavia circoscritta la tipologia di prestazioni connesse alla pratica dello sport o dell’educazione fisica per cui questa lista non è da considerarsi completa e certa a differenza del resto delle informazioni in questo articolo.

Vantaggi dell’esenzione IVA per le ASD

L’esenzione IVA rappresenta un notevole vantaggio per le ASD, permettendo loro di ridurre i costi operativi e di offrire servizi a prezzi più competitivi. Per prestazioni come i corsi e le lezioni sportive, ad esempio, finora era prevista l’applicazione dell’IVA. Con l’entrata in vigore della nuova normativa queste prestazioni diventeranno esenti, abbassando il prezzo per chi le acquista, incentivando potenzialmente  la vendita e dunque aumentando gli introiti delle ASD e SSD.

Sebbene l’esenzione IVA offra diversi vantaggi, è importante che le ASD comprendano anche le implicazioni di questa normativa e si mobilitino per adempiere ad eventuali obblighi per poterne usufruire. 

Conclusione

L’esenzione IVA per le ASD rappresenta un’importante agevolazione fiscale che può contribuire significativamente al funzionamento e alla sostenibilità delle associazioni sportive. Tuttavia, è essenziale che le ASD comprendano a fondo le normative e si adeguino correttamente per sfruttare al meglio queste agevolazioni e evitare sanzioni. Con un’attenta gestione e una corretta pianificazione, le ASD possono continuare a promuovere lo sport dilettantistico in Italia, beneficiando delle agevolazioni fiscali a loro disposizione.

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