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Pallapugno: un mix di tradizione e sport che resiste al tempo

Se vivi in Piemonte o in Liguria, probabilmente hai già sentito parlare della pallapugno. Magari l’hai vista giocare in uno sferisterio di paese o hai sentito racconti di sfide epiche tra squadre storiche. Ma per chi non la conosce, questo sport può sembrare un mix tra il tennis e la pallamano, con un tocco di storia e passione in più.

Oggi la pallapugno è ancora uno sport praticato a livello agonistico e amatoriale, con una Federazione ufficiale che organizza campionati e mantiene viva una tradizione che affonda le sue radici nel passato. Ma com’è nato questo sport? E quali sono le sue regole?

Un tuffo nel passato: le origini della pallapugno

La pallapugno non è certo una moda recente. Già nel 1555, Antonio Scaino scriveva di questo gioco nel suo Trattato del gioco della palla, a dimostrazione del fatto che era già diffuso in Italia da tempo. Inizialmente, si giocava in piazze e cortili, spesso con il muro di una chiesa o di un palazzo come sponda naturale.

Nel corso dei secoli, la pallapugno ha attraversato momenti di grande popolarità e periodi di crisi, ma è rimasta profondamente radicata nella cultura del basso Piemonte e della Liguria, dove ancora oggi si giocano tornei seguiti da tantissimi appassionati.

Come si gioca a pallapugno?

Se guardi una partita di pallapugno per la prima volta, potresti pensare che somigli a una versione più rustica del tennis o della pelota basca. Ma in realtà ha dinamiche tutte sue.

📌 Il campo: si gioca su un rettangolo lungo circa 90-100 metri e largo 16-20 metri. Sul lato lungo c’è un muro che i giocatori possono usare per far rimbalzare la palla.

📌 La palla: pesa circa 190 grammi ed è colpita con il pugno o l’avambraccio, protetti da una fasciatura speciale.

📌 Le squadre: ogni squadra è composta da quattro giocatori. Lo scopo del gioco? Mandare la palla oltre la linea di fondo del campo avversario o metterlo in difficoltà con colpi precisi e potenti.

📌 Il punteggio: il sistema di punteggio ricorda un po’ quello del tennis (15, 30, 40, gioco), ma con alcune variazioni che rendono la pallapugno unica.

Per un approfondimento completo sulle regole, puoi dare un’occhiata al regolamento ufficiale della Federazione Italiana Pallapugno (FIPAP)

Un’opportunità per le società sportive

Se gestisci una società sportiva dilettantistica, potresti chiederti: ha senso introdurre la pallapugno tra le attività? La risposta è sì, soprattutto se vuoi ampliare l’offerta sportiva e valorizzare uno sport tradizionale.

Negli ultimi anni, si è diffusa una versione più accessibile della pallapugno: la pallapugno leggera, pensata per i più giovani e per chi si avvicina a questo sport per la prima volta. Questa variante utilizza una palla più morbida e leggera, ed è perfetta per ambienti scolastici o palestre senza spazi adatti a uno sferisterio.

Molte scuole e associazioni stanno già adottando questa disciplina, rendendola una porta d’ingresso per le nuove generazioni.

Conclusione: perché la pallapugno merita attenzione

La pallapugno è molto più di uno sport: è un pezzo di storia che si gioca ancora oggi con la stessa passione di secoli fa. Che tu sia un appassionato di sport tradizionali, un dirigente sportivo alla ricerca di nuove attività per il tuo club o semplicemente curioso di scoprire discipline meno conosciute, vale la pena dare uno sguardo a questo gioco affascinante.

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Altre risorse utili

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