Abbiamo intervistato Roberto Mignemi, Direttore Generale di Roma Volley, per scoprire tutti i retroscena del suo importante ruolo.
Roberto Mignemi, raccontaci un po’ di te e del tuo percorso professionale che ti ha portato a diventare direttore generale della Roma Volley. Quali sono le tue mansioni principali nella quotidianità di gestione del club?
Sono un DG abbastanza anomalo in quanto sono anche uno dei soci principali del club, di conseguenza non sono solo un manager ma ho peso più rilevante nelle decisioni. D’altra parte è il ruolo che ho sempre esercitato nella mia carriera extrasportiva. Sono stato per più di 20 anni AD di società IT ed in particolare di cybersecurity, con ruolo di definizione della strategia e del conseguente piano di execution, che abbraccia tutta la vita della società. Arrivo a questo ruolo da ex giocatore, ex allenatore e padre di una giocatrice: diciamo che ho visto la prima partita di volley che avevo 8/9 anni, ora ne ho 58!
Quale pensi sia la dote più importante che un DG deve avere per svolgere al meglio il proprio incarico?
Credo sia particolarmente importante avere un competenza a 360 gradi di tutti gli aspetti della vita di una società in generale e di una società sportiva nello specifico, quindi competenze di budget e bilancio, di marketing e vendita, di organizzazione e, ultima ma non per importanza, competenze sportive.
Dopo l’amara retrocessione della scorsa stagione la Roma Volley ha regalato un inizio campionato più che soddisfacente: l’obiettivo è tornare subito in serie A1?
Assolutamente si! Non possiamo negarlo, Roma deve stare nel campionato più importante. La Roma Volley Club se lo merita per il grande lavoro che stiamo facendo. Roma città rende tutto più complicato ma noi pensiamo che lavorando bene si raccolgano dei buoni frutti.
Quali sono le difficoltà maggiori che un direttore generale può incontrare nella sua carriera?
Un club sportivo combatte con molti problemi: dal comune pensare che lo sport non sia un’attività professionale, al problema tutto italiano della mancanza di impianti sportivi, alla difficoltà per avere visibilità se non ti chiami calcio. Questo rende molto difficile effettuare una programmazione seria ed a lungo periodo e questo è un grande problema.
Da qualche settimana Roma Volley ha stretto una partnership con Golee, quali vantaggi sta avendo la tua società sfruttando un gestionale come questo?
Avere sotto controllo i numeri e gli andamenti è fondamentale per minimizzare le difficolta evidenziate nel punto precedente, ed avere un gestionale completo e flessibile come Golee è fondamentale. Io onestamente non riesco a capacitarmi che ancora adesso la maggioranza delle società non usino un sistema gestionale.
Il direttore generale ha spesso il ruolo di mediatore tra le diverse esigenze del club, dal presidente allo staff tecnico fino ai tesserati, sei d’accordo?
Un buon capo deve sempre saper trovare il punto d’incontro ma soprattutto deve far sì che le decisioni finali siano accettate da tutti. Bisogna tuttavia fare attenzione a non perdere di vista l’obiettivo generale, che dovrebbe essere stabilito a monte. Insomma non è facile mantenere il giusto equilibrio.