Introduzione
La normativa fiscale italiana ha introdotto delle modifiche significative riguardo l’esenzione dei premi sportivi per l’anno 2024. I premi, solitamente soggetti a tassazione al 20%, solo nell’ambito sportivo, sono esenti da questa tassazione purché entro alcuni limiti. In questo articolo andremo a scoprire in quali casi è applicata l’esenzione e come vengono considerati i premi in denaro a livello fiscale.
Novità sull’esenzione dei premi sportivi nel 2024
Con la conversione in legge del d.l. 30.12.2023 n. 215 (il famoso decreto “Milleproroghe”) sono entrate o entreranno in vigore varie novità rilevanti per il settore sportivo. Tra queste, per il 2024, la soglia di esenzione dei premi sportivi è stata innalzata a 300 euro per ciascun premio. Questo rappresenta un’importante opportunità per gli sportivi e le società organizzatrici di eventi sportivi, poiché permette di ricevere premi senza incorrere in tassazioni aggiuntive fino a questo importo.
Chi può beneficiare dell’esenzione sui premi sportivi?
L’esenzione si applica a tutti gli atleti dilettanti, e alle figure tecniche che possono ricevere premi in denaro o natura per i risultati ottenuti nella propria disciplina o per la partecipazione ad eventi e manifestazioni riconosciute.
Premi per gli atleti dilettanti
Gli atleti possono percepire premi fino a 300 euro senza che questi siano soggetti a tassazione al 20%.
La soglia di esenzione di 300 euro è calcolata per ente erogatore su base annuale. Questo apre a varie casistiche in cui l’esenzione è applicata e sono di seguito elencate:
- L’atleta riceve 1 singolo premio da un singolo ente e il valore è entro i 300 euro;
- L’atleta riceve più premi da un singolo ente e il valore dei premi sommati è entro i 300 euro;
- L’atleta riceve più premi da più enti e ogni totale riferito all’ente che ha erogato il premio è entro i 300 euro.
Nel caso in cui la soglia dei 300 euro venga superata (a prescindere se ciò è avvenuto con un singolo premio o la somma di più premi dallo stesso ente) allora ad essere tassata al 20% sarà l’intera somma percepita e non solo la parte eccedente.
Per usufruire dell’esenzione, è fondamentale che i premi siano erogati da società o associazioni sportive riconosciute o entri quali FSN, DSA, EPS, Coni e Cip. Inoltre, è necessario che gli eventi per i quali vengano riconosciuti dei premi siano ufficialmente approvati.
L’ultimo dettaglio di rilevanza è che l’esenzione si applica anche per i premi in natura, con le stesse modalità sopra elencate, considerando dunque il valore economico del premio riconosciuto.
Benché la norma relativa ai premi faccia riferimento anche alle figure tecniche, l’emendamento Milleproroghe che determina l’esenzione si riferisce testualmente esclusivamente agli atleti, rendendo dunque meno chiaro se l’esenzione è rivolta anche a queste figure.
Impatti fiscali sull’atleta
Per gli atleti, l’esenzione significa che i premi ricevuti fino a 300 euro non saranno inclusi nel reddito imponibile. Questo riduce la pressione fiscale e permette di godere appieno dei premi senza preoccupazioni fiscali.
Qual ora invece la soglia dei 300 euro sia superata rimane l’esclusione dal calcolo dei redditi ma come anticipato i premi saranno tassati al 20% a titolo d’imposta con facoltà di rivalsa. La facoltà di rivalsa prevede che venga data la possibilità di far valere l’imposta versata come acconto sulle imposte della propria dichiarazione dei redditi.
Conclusione
L’innalzamento della soglia di esenzione dei premi sportivi a 300 euro nel 2024 rappresenta un’importante agevolazione fiscale per atleti e società sportive. Benché si tratti di un’esenzione temporanea viene finalmente riconosciuta la pressione fiscale presente sui premi di piccola entità. Conoscere i dettagli di questa normativa e seguire le procedure corrette è fondamentale per beneficiare appieno di queste esenzioni.