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Inquadramento IRES delle attività di ASD e SSD: cosa sapere

La formazione del reddito

Le regole generali sono dettate dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), disposizione che determina una differente disciplina applicabile per:

  • le associazioni (ASD), classificate enti non commerciali (art. 73 c. 1, lett. c del TUIR) che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di un’attività commerciale;
  • le SSD/Cooperative (art. 73 c. 1, lett. a del TUIR), realtà dilettantistiche costituite sotto forma di società di capitali che, ancorché non perseguano fini di lucro, mantengono, dal punto di vista fiscale, una natura commerciale.

Regime IRES per ASD e SSD

Ai fini della determinazione del reddito imponibile IRES le associazioni (ASD) rientrano nelle disposizioni previste dagli artt da 143 a 149 del TUIR, mentre le società (SSD, Cooperative) nel novero degli articoli da 81 a 142, fatte salve alcune specifiche eccezioni:

  • applicazione dell’art. 148, c. 3 del TUIR. De-commercializzazione dei cosiddetti corrispettivi specifici, vale a dire di tutte quelle attività, direttamente collegate agli scopi istituzionali previsti dallo statuto, rese nei confronti dei soci, o dei frequentatori non soci, ma risultanti tesserati per il medesimo Organismo a cui il sodalizio risulta affiliato;
  • applicazione del regime fiscale di favore previsto dalla L. 398/91.

Novità normative dal 2026

Recentemente la Commissione Europea ha dato il via libera alle norme fiscali riguardanti il Terzo Settore. Ciò significa che un ente sportivo dilettantistico qualificato anche Ente del Terzo Settore (ETS), pertanto iscritto al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), dal 1° gennaio 2026 non potrà più applicare le suddette agevolazioni con esclusivo obbligo di rispettare i dettami del Codice del Terzo Settore (D.lgs 117/2017).

Le categorie reddituali

Il reddito complessivo degli enti non commerciali, comprese le ASD, è costituito, in analogia a quello determinato per le persone fisiche, dalla sommatoria delle seguenti tipologie:

a) Redditi fondiari

Terreni/fabbricati strumentali alle attività istituzionali (non commerciali) svolte dall’ente. Il reddito è pari al maggior valore tra:

  • la rendita catastale rivalutata del 5%;
  • il canone di locazione, ridotto, fino ad un massimo del 15% del canone stesso, delle spese di ordinaria manutenzione.

Per alcuni ETS (Organizzazioni di Volontariato e Associazione di Promozione Sociale) è operativa l’esenzione nel caso in cui gli immobili siano esclusivamente adibiti ad attività non commerciali.

b) Redditi di capitale

Ad esempio gli interessi derivanti da depositi e conti correnti o gli utili derivanti dalle partecipazioni in imprese o enti.

c) Redditi d’impresa

Gli enti non commerciali che esercitano anche attività commerciali (vendita abbigliamento, organizzazione di viaggi e soggiorni turistici, pubblicità ecc.) determinano l’imponibile Ires con la medesima modalità prevista per le imprese commerciali (ricavi – costi) o, tramite opzione, avvalendosi dei particolari regimi di determinazione forfettaria del reddito (Art 145 del TUIR – L. 398/91).

d) Redditi diversi

A titolo esemplificativo: le plusvalenze immobiliari e di natura finanziaria, l’affitto d’azienda, i proventi da immobili situati all’estero o quelli derivanti dalla vendita di energia eccedente l’autoconsumo ecc.

Le regole fiscali per SSD e Cooperative

Per quanto riguarda le società di capitali sportive dilettantistiche (SSD/Cooperative) si evidenzia che tutte le suddette fonti reddituali, trattandosi di sodalizi che, seppur costituitesi senza scopo di lucro, hanno comunque, a prescindere, natura commerciale, sono attratte nell’ambito del reddito d’impresa.
Anche in tal caso resta salva la possibilità di applicare il regime di favore previsto dalla L. 398/91.

De-commercializzazione dei corrispettivi specifici per SSD

È possibile, in forza di una norma speciale (art 90, c. 1 della L. 289/2002), applicare la disposizione inerente la de-commercializzazione dei cosiddetti corrispettivi specifici.

Requisiti statutari

Condizione richiesta è il recepimento nello statuto della società di alcune clausole previste dal c. 8 dell’art 148 del TUIR (obbligo di devoluzione del patrimonio, intrasmissibilità delle quote ecc.).

Studio Leonardo Ambrosi & Partners

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