Introduzione
L’obbligo del defibrillatore per le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) è una tematica di crescente importanza nel panorama sportivo italiano. Questo obbligo, istituito per garantire la sicurezza degli atleti e prevenire incidenti cardiovascolari, richiede che ogni ASD si doti di un defibrillatore semiautomatico (DAE) e formi il proprio personale all’uso corretto di questo dispositivo. Vediamo insieme le normative, le responsabilità e i benefici di questa regolamentazione.
Normativa sull’obbligo del defibrillatore per ASD
L’introduzione dell’obbligo del defibrillatore per le ASD nasce da una crescente consapevolezza dell’importanza di disporre di dispositivi salvavita nei luoghi di pratica sportiva. La normativa di riferimento prevede che tutte le strutture sportive, sia pubbliche che private, siano dotate di defibrillatori semiautomatici e che il personale sia adeguatamente formato.
La normativa di riferimento è stata aggiornata con la legge n. 116 del 4 agosto 2021 modificando quando è necessario avere il defibrillatore, definendo i casi in cui è necessaria la condivisione del defibrillatore e come deve essere registrato e altri aspetti normativi che andremo ad analizzare di seguito. I decreti più recenti sono stati emanati dal ministero della salute il 16 marzo 2023 e il 7 aprile 2023.
Obblighi e responsabilità
L’implementazione dei defibrillatori nelle ASD offre numerosi vantaggi, tra cui un significativo aumento della sicurezza per gli atleti. La presenza di un DAE e di personale formato può fare la differenza tra la vita e la morte in caso di arresto cardiaco improvviso. Questo è particolarmente rilevante in ambienti sportivi, dove lo sforzo fisico può aumentare il rischio di eventi cardiaci.
L’obbligo di dotarsi di defibrillatore, semiautomatico o automatico, riguarda:
- tutti gli impianti sportivi;
- sia i momenti di allenamento sia delle gare o manifestazioni sportive con obbligo di presenza di una persona autorizzata all’uso del DAE;
- le ASD e SSD dove si pratica uno o più sport riconosciuti dal CONI ad esclusione dei luoghi dove si pratica uno sport a ridotto impegno cardiocircolatorio (queste discipline sono visionabili nell’allegato al decreto di riferimento).
A non doversi dotare di defibrillatore sono le ASD che si occupano della pratica di sport a ridotto impatto cardiocircolatorio e quelle la cui attività non viene svolta in un impianto sportivo.
Le ASD hanno la responsabilità di garantire che i defibrillatori siano presenti e funzionanti durante tutte le attività sportive. Questo implica non solo l’acquisto del dispositivo ma anche la manutenzione regolare e l’organizzazione di corsi di formazione per il personale. In caso di controlli o incidenti, la responsabilità legale può ricadere sull’ASD che non abbia rispettato queste disposizioni.
Le norme di sicurezza relative ai defibrillatori includono anche la necessità di certificazioni specifiche. I defibrillatori devono essere omologati secondo le normative europee e devono essere sottoposti a controlli periodici per garantire l’efficienza. Infine i defibrillatori devono essere dichiarati al sistema di emergenza sanitaria territoriale.
La condivisione è compatibile con l’obbligo del defibrillatore per ASD?
Nel caso in cui l’impianto sportivo sia in condivisione tra più ASD e/o SSD non è necessario che ogni ente si doti del proprio dispositivo ma è sufficiente renderlo disponibile per tutti. Per poter attuare la condivisione è necessario demandare al gestore dell’impianto l’obbligo di defibrillatore con un accordo scritto dove viene definita la responsabilità per l’uso e la gestione del dispositivo.
Formazione del personale
Uno degli aspetti fondamentali dell’obbligo del defibrillatore è la formazione del personale. Le ASD devono organizzare corsi di formazione certificati, che insegnino l’uso corretto del DAE e le tecniche di rianimazione cardiopolmonare (RCP). Questi corsi devono essere aggiornati periodicamente per garantire che le competenze siano sempre adeguate.
Acquisto e manutenzione dei defibrillatori
Le ASD devono affrontare anche l’aspetto logistico ed economico dell’acquisto dei defibrillatori. Esistono vari modelli sul mercato, e la scelta dipende dalle specifiche esigenze della struttura sportiva. Inoltre, è fondamentale prevedere un piano di manutenzione regolare per garantire che i defibrillatori siano sempre operativi.
Implicazioni legali per le ASD
Le ASD che non rispettano l’obbligo del defibrillatore possono incorrere in sanzioni legali. Questo include multe significative e, in casi estremi, la sospensione delle attività sportive. È quindi cruciale per le ASD essere conformi alle normative vigenti per evitare problemi legali.
Le autorità locali hanno il compito di vigilare sull’applicazione delle normative relative ai defibrillatori nelle ASD. Questo può includere controlli a sorpresa e l’organizzazione di campagne informative per sensibilizzare le ASD sull’importanza della sicurezza cardiaca.
Conclusione
L’obbligo del defibrillatore per le ASD rappresenta un passo fondamentale verso la tutela della salute e della sicurezza degli atleti. Nonostante gli oneri organizzativi ed economici, i benefici in termini di sicurezza sono inestimabili. Ogni ASD dovrebbe impegnarsi a rispettare queste normative per garantire un ambiente sportivo sicuro e protetto per tutti gli atleti.