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La figura del Responsabile Safeguarding: ruolo e compiti

Abstract

Negli ultimi anni, la figura del Responsabile del Safeguarding si è consolidata come elemento cruciale nelle organizzazioni e istituzioni dedicate alla protezione delle persone vulnerabili. Questo ruolo comporta lo sviluppo e l’implementazione di politiche di sicurezza, la formazione del personale, la gestione dei rischi e delle segnalazioni, nonché la collaborazione con enti esterni. La responsabilità principale di questo professionista è garantire un ambiente sicuro per bambini, adolescenti e adulti vulnerabili, promuovendo una cultura di protezione e responsabilità. Attraverso il monitoraggio e la valutazione delle pratiche di safeguarding, il Responsabile contribuisce a garantire il benessere e la sicurezza di tutte le persone coinvolte.

Parole chiave: Safeguarding – Protezione – Responsabilità.


Introduzione al ruolo del Responsabile del Safeguarding

Negli ultimi anni, la crescente attenzione ai diritti e alla protezione delle persone vulnerabili ha reso cruciale la figura del Responsabile del Safeguarding all’interno di organizzazioni e istituzioni. Ma cosa implica esattamente questo ruolo e quali sono le sue responsabilità principali?

Di seguito è presentata una sintesi del ruolo del Responsabile del Safeguarding. Questa figura professionale è fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere di bambini, adolescenti e adulti vulnerabili all’interno di un contesto specifico, che può spaziare da scuole, associazioni, organizzazioni non profit fino a istituzioni governative. Questo professionista è incaricato di sviluppare, implementare e monitorare politiche e procedure di protezione, assicurando che vengano rispettati gli standard di safeguarding previsti.

Le responsabilità chiave del Responsabile del Safeguarding

1. Sviluppo di politiche di sicurezza

Una delle prime responsabilità del Responsabile del Safeguarding è quella di redigere e aggiornare le politiche interne relative alla protezione delle persone vulnerabili. Queste politiche devono essere chiare, accessibili e comprensibili per tutti i membri dell’organizzazione.

2. Formazione e sensibilizzazione

Il Responsabile ha il compito di formare il personale e i volontari sulle procedure di safeguarding, garantendo che ciascuno comprenda le proprie responsabilità e come riconoscere segnali di abuso o sfruttamento. La sensibilizzazione è fondamentale per creare un ambiente sicuro e protetto.

3. Gestione dei rischi

Identificare e valutare i potenziali rischi è un’altra componente cruciale del ruolo. Il Responsabile del Safeguarding deve condurre analisi di rischio regolari e proporre misure preventive per mitigare situazioni pericolose.

4. Ricezione e gestione delle segnalazioni

In caso di segnalazioni di abuso o comportamenti inappropriati, il Responsabile ha la responsabilità di gestire tali segnalazioni in modo sensibile e riservato. Deve garantire un approccio che tuteli la vittima e permetta un’indagine adeguata.

5. Collaborazione con enti esterni

Il lavoro del Responsabile del Safeguarding non si limita all’interno dell’organizzazione. È spesso necessario collaborare con enti esterni, come servizi sociali o forze dell’ordine, per garantire un approccio integrato e efficace alla protezione delle persone vulnerabili.

6. Monitoraggio e valutazione

Infine, il Responsabile deve monitorare costantemente l’efficacia delle politiche e procedure di safeguarding, apportando modifiche basate su feedback e valutazioni periodiche.

 

In conclusione, la figura del Responsabile del Safeguarding è essenziale per promuovere un ambiente sicuro e protetto per tutti, in particolare per le persone più vulnerabili. Attraverso un lavoro attento e dedicato, questa figura professionale contribuisce non solo alla protezione degli individui, ma anche alla creazione di una cultura di responsabilità e rispetto all’interno delle organizzazioni. La consapevolezza e l’impegno verso il safeguarding devono diventare una priorità condivisa, affinché tutti possano sentirsi al sicuro e tutelati.

 


 

La mia esperienza nel ruolo di Responsabile Safeguarding per diverse Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) è stata caratterizzata da un forte impegno per garantire un ambiente sicuro e protettivo per tutti i partecipanti. Uno dei punti chiave del mio percorso è stata la formazione continua, che mi ha permesso di acquisire le competenze necessarie per affrontare situazioni complesse e delicate.

Le prime sfide che ho affrontato includevano la sensibilizzazione dei membri dell’associazione sull’importanza della sicurezza e la creazione di protocolli efficaci per la gestione dei casi di abuso e negligenza. Un esempio concreto di discriminazione che ho dovuto affrontare è stato il caso di un giovane atleta che, a causa delle sue origini etniche, veniva frequentemente isolato e deriso dai suoi compagni di squadra. Questa situazione non solo metteva a rischio il suo benessere psicologico, ma creava anche un ambiente tossico all’interno della squadra.

Ricordo con particolare chiarezza il momento in cui ho dovuto affrontare una segnalazione di comportamento inappropriato: è stato un banco di prova cruciale che mi ha insegnato l’importanza di agire con prontezza e sensibilità. Ho organizzato incontri di sensibilizzazione per educare i membri dell’associazione sull’importanza dell’inclusione e del rispetto della diversità. Attraverso il dialogo e la formazione, sono riuscito a instaurare un clima di fiducia all’interno dell’associazione, fondamentale per garantire una cultura del safeguarding che coinvolga attivamente tutti i membri.

Nel caso specifico dell’atleta discriminato, sono intervenuto direttamente, promuovendo un dialogo aperto tra i giovani atleti e incoraggiando attività di team building che favorissero l’inclusione. Questa esperienza mi ha insegnato che ogni piccolo passo verso la sensibilizzazione e l’inclusione può avere un impatto significativo e duraturo, contribuendo a creare un ambiente sportivo più sicuro e accogliente per tutti. La mia esperienza personale è stata arricchita dalla consapevolezza che il mio ruolo non si limita a proteggere, ma si estende anche alla promozione di valori fondamentali come il rispetto, l’inclusione e la solidarietà, che sono essenziali per la crescita dei giovani atleti.

Dott. ssa Gloria Rossi

Consulente Pedagogico Familiare e Giuridico
Esperta in Safeguarding e Responsabile Contro Abusi, Violenze e Discriminazioni
Criminologa Esperta in Tutela Minori

Phone – 379. 2072241

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