Abstract
L’articolo esplora l’importanza della salvaguardia dei minori e della dignità individuale all’interno delle associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD e SSD), focalizzandosi sulla paura di segnalare un abuso. Viene analizzata la natura delle paure comuni che atleti, genitori e operatori sportivi possono affrontare, quali il timore di non essere creduti, le ritorsioni, l’impatto sulla carriera e il senso di colpa. Per affrontare queste paure, l’articolo propone diverse soluzioni, tra cui la creazione di un ambiente di fiducia, la formazione e sensibilizzazione dei membri, la definizione di protocolli di segnalazione chiari, il supporto psicologico e la collaborazione con autorità competenti. Concludendo, si sottolinea l’importanza di promuovere una cultura di protezione e rispetto, affinché ogni individuo si senta sicuro e incentivato a segnalare comportamenti abusivi.
Parole chiave: Abuso, Salvaguardia, Segnalazione
Safeguarding: come affrontare la paura di segnalare un abuso
Nel contesto delle associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e delle società sportive dilettantistiche (SSD), la protezione dei minori e la salvaguardia della dignità di ogni individuo sono fondamentali. Tuttavia, la paura di segnalare un abuso può rappresentare un ostacolo significativo per atleti, genitori e operatori sportivi. Questa paura può derivare da una serie di fattori, tra cui la preoccupazione per possibili ritorsioni, il timore di non essere creduti o di compromettere la carriera sportiva di un giovane atleta. Inoltre, la mancanza di una cultura della denuncia e la scarsa informazione sui diritti dei minori possono contribuire a mantenere il silenzio su situazioni di abuso. Questo articolo mira a esplorare le paure comuni associate alla segnalazione di abusi e a proporre soluzioni per superarle, come la creazione di linee guida chiare, la formazione continua per gli allenatori e la sensibilizzazione delle famiglie, affinché possano riconoscere e affrontare le situazioni di rischio in modo efficace e sicuro.
Paure comuni
1. Paura di non essere creduti:
Spesso le vittime o i testimoni temono che le loro segnalazioni non vengano prese sul serio. Questa paura può derivare da esperienze passate o dalla percezione che l’abuso sia un tema delicato, difficile da affrontare.
2. Ritorsioni:
Molti temono che segnalare un abuso possa portare a ritorsioni da parte del presunto aggressore o di altri membri della comunità sportiva. Questa paura è particolarmente forte in ambienti chiusi come le ASD e le SSD, dove le relazioni personali possono influenzare il clima di lavoro.
3. Impatto sulla carriera sportiva:
Atleti, allenatori e dirigenti possono temere che una segnalazione possa compromettere le loro opportunità future, sia in termini di carriera sportiva che di reputazione personale.
4. Senso di colpa e vergogna:
Le vittime di abusi spesso si sentono in colpa o provano vergogna per ciò che è accaduto. Questo può impedire loro di parlare e cercare aiuto.
Soluzioni per superare le paure
1. Creare un ambiente di fiducia:
Le ASD e le SSD devono lavorare per instaurare un clima di fiducia e apertura. Ciò può essere realizzato attraverso incontri regolari, sessioni di formazione e comunicazioni chiare sui protocolli di segnalazione.
2. Formazione e sensibilizzazione:
È essenziale fornire formazione adeguata a tutti i membri dell’associazione. Questo include la riconoscibilità dei segnali di abuso, la comprensione delle procedure di segnalazione e la consapevolezza delle risorse disponibili. La formazione deve coinvolgere non solo atleti e allenatori, ma anche genitori e dirigenti.
3. Protocollo di segnalazione chiaro:
Ogni ASD o SSD dovrebbe avere un protocollo di segnalazione ben definito e facilmente accessibile. Questo protocollo deve garantire la riservatezza e la protezione della persona che segnala l’abuso, per ridurre il timore di ritorsioni.
4. Supporto psicologico:
Offrire supporto psicologico alle vittime di abusi e ai testimoni è fondamentale. Avere accesso a professionisti esperti può aiutare a elaborare l’esperienza e a sentirsi più sicuri nel fare una segnalazione.
5. Coinvolgimento delle autorità competenti:
Collaborare con le autorità locali e le associazioni di protezione dei minori può fornire un ulteriore livello di sicurezza e supporto. Le ASD e le SSD dovrebbero stabilire contatti con esperti del settore per garantire che le segnalazioni vengano gestite in modo appropriato e professionale.
6. Promuovere testimonianze positive:
Condividere storie di persone che hanno segnalato abusi con successo e hanno ricevuto supporto può incoraggiare altri a fare lo stesso. Questo aiuta a normalizzare la segnalazione e a ridurre il senso di isolamento.
Conclusione
Affrontare la paura di segnalare un abuso è fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i membri delle ASD e SSD. Creando un ambiente di fiducia, fornendo formazione adeguata e supporto, e stabilendo protocolli chiari, possiamo contribuire a ridurre le paure comuni e promuovere una cultura di protezione e rispetto. È responsabilità di tutti noi, come comunità sportiva, garantire che ogni individuo si senta sicuro e supportato nel segnalare qualsiasi forma di abuso.
Dott. ssa Gloria Rossi
Consulente Pedagogico Familiare e Giuridico
Esperta in Safeguarding e Responsabile Contro Abusi, Violenze e Discriminazioni
Criminologa Esperta in Tutela MinoriPhone – 379. 2072241