Safeguarding nello sport: gli ultimi cambiamenti

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Sommario

Introduzione

Il safeguarding, o protezione dei minori e delle persone vulnerabili, è un aspetto cruciale nel mondo dello sport. Assicurare un ambiente sicuro per tutti i partecipanti, dai bambini agli adulti, è una priorità per le associazioni sportive (ASD). Con il crescente focus sulla sicurezza e sul benessere degli atleti, è essenziale comprendere a fondo cosa significhi safeguarding, quali siano le normative vigenti e come implementarle efficacemente.

Che cos’è il safeguarding?

Il safeguarding è l’insieme di misure e pratiche volte a proteggere i minori e le persone vulnerabili da abusi, negligenza e sfruttamento. Nel contesto sportivo, significa creare un ambiente in cui gli atleti possono allenarsi e competere senza timore di essere maltrattati o trascurati. Questo include non solo la protezione fisica, ma anche il benessere emotivo e psicologico.

Per le associazioni sportive, il safeguarding non è solo una responsabilità legale, ma anche morale. Garantire la sicurezza degli atleti aiuta a promuovere un ambiente di fiducia e rispetto, fondamentale per il loro sviluppo e successo. Implementare pratiche di safeguarding può prevenire incidenti gravi e promuovere la partecipazione positiva e sicura allo sport.

Obblighi per le ASD e SSD

Le ASD e SSD hanno degli obblighi con relative scadenze da rispettare per essere in regola con le normative riguardanti il safeguarding, e non rischiare dunque di incorrere in sanzioni disciplinari e/o l’esclusione dagli enti di affiliazione perdendo dunque tutti i relativi benefici.

Gli obblighi per le ASD e SSD sono essenzialmente 2 e riguardano l’implementazione di modelli e codici per il safeguarding e la nomina di un responsabile del safeguarding.

Scadenze per la redazione e implementazione dei modelli organizzativi 

Il termine di scadenza per l’implementazione dei modelli organizzativi nelle varie ASD e SSD è fissato a 12 mesi dalla data in cui l’ente di affiliazione ha pubblicato le linee guida per il safeguarding. Il termine dei 12 mesi è stato fissato nella delibera N. 255 del 25 Luglio 2023 della Giunta Nazionale del CONI come indicato al punto 2 del primo comma di seguito riportato:

Delibera che le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate, gli Enti di Promozione Sportiva e le Associazioni Benemerite, entro il 31 agosto 2023:

2) adottino la seguente disposizione: “entro dodici mesi dalla comunicazione delle Linee guida per la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta … le Associazioni e le Società sportive affiliate devono predisporre e adottare, modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva nonché codici di condotta ad esse conformi. … Qualora, ai sensi del secondo periodo del comma 2 dell’art. 16 del D.lgs. 39/2021, l’Associazione o la Società sportiva se anche affiliata ad altra Federazione sportiva nazionale, Disciplina sportiva associata, Ente di promozione sportiva o Associazione benemerita, opti per l’applicazione delle Linee guida emanate da altro ente di affiliazione, ne dà immediata comunicazione al responsabile delle politiche di safeguarding” di cui al punto 4) del presente comma;

I modelli organizzativi vanno dunque implementati e pubblicati entro una data variabile in base alla propria federazione di appartenenza.
Ad esclusione di pochi enti che hanno provveduto alla pubblicazione delle linee guida oltre il termine del 31 agosto 2023, dunque, tutte le associazioni e società sportive italiane dovranno aver predisposto e implementato i propri modelli entro il 31 agosto 2024. 

Di seguito sono riportate le scadenze per i principali sport in ordine temporale:

  • 2 agosto 2024: atletica leggera (FIDAL) in quanto l’ente ha provveduto a delibera e pubblicazione delle linee guida il 2 agosto 2023.
  • 24 agosto 2024: golf (FIG) in quanto l’ente ha provveduto a delibera delle linee guida il 24 agosto 2023 e pubblicazione il 4 settembre 2023. All’interno delle linee guida viene esplicitamente scritto che le associazioni e società affiliate debbano implementare i propri modelli a 12 mesi dalla delibera. Per questo viene riportata la data del 24 agosto come scadenza.
  • 25 agosto 2024: pallavolo (FIPAV) in quanto l’ente ha provveduto a delibera e pubblicazione delle linee guida il 25 agosto 2023.
  • 30 agosto 2024: bocce (FIB) in quanto l’ente ha provveduto a delibera e pubblicazione delle linee guida il 30 agosto 2023.
  • 31 agosto 2024: per arti Marziali (FIJLKAM), calcio (FIGC), danza (FIDS), equitazione (FISE), ginnastica (FGI) e sport Invernali (FISI) in quanto tutti questi enti hanno provveduto a delibera e pubblicazione delle linee guida il 31 agosto 2023.
  • 25 settembre 2024: tennis (FITP) in quanto l’ente ha provveduto a delibera e pubblicazione delle linee guida il 25 settembre 2023.
  • 3 ottobre 2024: per gli sport motoristici affiliati all’Automobile Club d’Italia (ACI) in quanto l’ente ha provveduto a delibera e pubblicazione delle linee guida il 3 ottobre 2023.

Il responsabile del safeguarding

Il responsabile del safeguarding ha un ruolo cruciale all’interno delle ASD e deve essere nominato seguendo le linee guida della federazione di affiliazione e può dover presentare competenze e/o caratteristiche specifiche.
Come riportato sopra nel caso in cui un’associazione o società sportiva risponda a più federazioni o enti di affiliazione le cui linee guida risultano in contrasto allora questa è libera di scegliere di basare i propri modelli sulle linee guida che preferisce. Questo è particolarmente rilevante nel caso in cui le linee guida differiscano sui criteri di nomina del responsabile safeguarding. 

Un aggiornamento significativo per le associazioni sportive riguarda la proroga della scadenza per la nomina del responsabile safeguarding. Inizialmente prevista per l’1 luglio 2024, la scadenza è stata estesa al 31 dicembre 2024 dalla delibera presidenziale n. 159/89 del CONI. 

Questo termine aggiuntivo offre alle ASD più tempo per selezionare e formare adeguatamente il responsabile safeguarding, assicurando che la persona scelta possieda le competenze necessarie per gestire le questioni relative alla protezione dei minori e delle persone vulnerabili.

Conclusione

Il safeguarding nello sport è essenziale per proteggere e promuovere il benessere degli atleti. Le ASD devono essere proattive nell’implementazione di pratiche e politiche di safeguarding, garantendo un ambiente sicuro per tutti i partecipanti. Solo così si può costruire un futuro sportivo inclusivo, sicuro e rispettoso.

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