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Fatture emesse alle associazioni: cosa sapere nel 2025

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La gestione delle fatture emesse alle associazioni rappresenta un aspetto cruciale per mantenere la trasparenza e la legalità delle operazioni. Che si tratti di associazioni sportive dilettantistiche (ASD), associazioni culturali, o enti non-profit, la comprensione delle normative vigenti e delle modalità di emissione delle fatture è fondamentale per garantire una corretta amministrazione. In questo articolo, esploreremo dettagliatamente il processo di fatturazione elettronica, le specifiche per le associazioni senza partita IVA, l’obbligo del conto corrente e come gestire le ricevute per acconti di denaro.

La normativa per le fatture emesse alle associazioni

Con l’introduzione della fatturazione elettronica, anche le associazioni sono state chiamate ad adeguarsi alle nuove normative. Dal 1° gennaio 2019, infatti, è obbligatorio per molte associazioni emettere fatture elettroniche, seguendo le direttive dell’Agenzia delle Entrate. Questo strumento digitale permette di migliorare la tracciabilità delle transazioni, ridurre il rischio di errore e semplificare la gestione amministrativa.
Dal 1° gennaio 2025, con l’entrata in vigore del nuovo regime IVA, le ASD che svolgono attività commerciale in modo abituale (es. corsi a pagamento, vendita di beni, sponsorizzazioni) sono obbligate ad aprire una partita IVA e utilizzare la fatturazione elettronica. Le ASD che svolgono esclusivamente attività istituzionale senza corrispettivo possono invece restare fuori dal perimetro IVA. Per approfondire l’argomento vai all’articolo dedicato all’esenzione Iva per ASD.

La fatturazione elettronica per le associazioni comporta la generazione di un documento in formato XML, che deve essere trasmesso attraverso il Sistema di Interscambio (SDI) dell’Agenzia delle Entrate. Questo sistema verifica la correttezza formale della fattura e la inoltra al destinatario.

Dal 2025 la fatturazione elettronica è obbligatoria per tutte le ASD con partita IVA. Se ti serve un sistema semplice per emettere e ricevere fatture digitali, prova ad usare Golee. Si collega direttamente con il cassetto fiscale della tua associazione o società sportiva e genera in automatico le fatture. Scopri di più sulla funzionalità di fatturazione elettronica del gestionale.

Come emettere fattura elettronica ad associazione senza partita IVA

Una delle sfide più comuni con le ASD sono le fatture emesse alle associazioni senza partita IVA. Molte associazioni, infatti, non hanno ancora una partita IVA, ma questo non esime dalla necessità di documentare le operazioni economiche. 

Quando un fornitore (professionista o impresa) emette una fattura a un’associazione priva di partita IVA, deve seguire alcune regole specifiche. Infatti è necessario inserire nel campo “Codice Destinatario” il codice convenzionale “0000000” e indicare il codice fiscale dell’associazione nel campo “Codice Fiscale”. È importante seguire queste istruzioni per garantire la corretta trasmissione e validità della fattura.

Obbligo conto corrente associazioni

Un altro aspetto cruciale della gestione economica delle associazioni è l’obbligo di avere un conto corrente dedicato. Questa normativa è volta a garantire la trasparenza e la tracciabilità delle operazioni finanziarie. Avere un conto corrente associativo separato dalle finanze personali dei membri dell’associazione è fondamentale per evitare commistioni e facilitare il controllo delle entrate e delle uscite. Questo obbligo si applica anche alle piccole associazioni, comprese quelle che gestiscono solo quote associative o donazioni. L’assenza di un conto separato può comportare contestazioni in caso di controlli fiscali o bancari.
Inoltre per avere maggiore tutela del patrimonio personale dei soci dell’associazione è indicata la richiesta della personalità giuridica, per approfondire di cosa si tratta e come richiederla clicca qui.

Secondo la normativa, tutte le operazioni finanziarie dell’associazione devono essere effettuate tramite il conto corrente dedicato, comprese le entrate da quote associative, donazioni e pagamenti per servizi o attività. Questo obbligo si applica anche alle associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e agli altri enti non-profit.

Ricevuta per acconto di denaro

La gestione degli acconti è un’altra area che richiede attenzione. Quando un’associazione riceve un acconto, è necessario emettere una ricevuta che documenti la transazione. La ricevuta per acconto di denaro deve includere dettagli quali la data, l’importo ricevuto, il nome del donatore o del pagatore, e la causale del pagamento.

Le ricevute possono essere emesse in formato cartaceo o elettronico, ma devono sempre rispettare i requisiti di legge per essere considerate valide. L’emissione corretta delle ricevute è essenziale per mantenere una contabilità precisa e trasparente, e per garantire che tutti i fondi ricevuti siano tracciabili e utilizzati in conformità con gli scopi dell’associazione. 

Le ricevute per acconto sono comuni in caso di iscrizioni a corsi, prenotazioni per eventi sportivi o culturali, o raccolte fondi. Devono essere numerate, conservate e riportate nel rendiconto annuale.

Conclusione

Una gestione finanziaria chiara e tracciabile non è solo una questione fiscale: ti tutela, rafforza la credibilità dell’associazione e facilita ogni tipo di controllo o rendicontazione. Hai dubbi? Meglio chiedere il supporto di un esperto prima di sbagliare.

Dalla fatturazione elettronica all’obbligo di avere un conto corrente dedicato, ogni aspetto richiede attenzione e precisione. Le associazioni, specialmente quelle senza partita IVA, devono seguire procedure specifiche per emettere fatture e ricevute valide. Mantenere una gestione finanziaria rigorosa aiuta non solo a rispettare le leggi, ma anche a rafforzare la fiducia dei membri e dei sostenitori dell’associazione.

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