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Introduzione
La Riforma dello Sport entrerà in vigore il 1° luglio e le associazioni e le società sportive devono ora iniziare a riorganizzare e rivedere il loro modello organizzativo. In particolare, è probabile che la maggior parte dei sodalizi sportivi debba modificare i propri statuti per adeguarli alle nuove clausole previste dalla legge.
Le modifiche statutarie richiedono la convocazione di un’assemblea straordinaria dei soci, seguendo le tempistiche e le modalità previste dagli attuali statuti. Le assemblee straordinarie delle società sportive dilettantistiche a responsabilità limitata e delle cooperative, nonché delle associazioni sportive dilettantistiche con personalità giuridica, devono essere formalizzate con un atto pubblico notarile.
La scadenza per le modifiche
La riforma non stabilisce un termine per l’adeguamento degli statuti, ma è consigliabile procedere alle modifiche entro il 1° luglio 2023 o poco dopo. Un ultimo decreto correttivo ha posticipato questo termine al 31 dicembre 2023.
Le clausole più importanti che richiedono l’adeguamento degli statuti riguardano la definizione dell’attività principale e la possibilità di svolgere attività diverse. Gli statuti dei sodalizi sportivi dilettantistici devono indicare come oggetto sociale l’organizzazione e la gestione di attività sportive dilettantistiche, inclusa la formazione e l’assistenza. Le attività diverse dalle attività sportive possono essere svolte solo se previste nello statuto e se hanno carattere strumentale e secondario, secondo criteri e limiti che saranno stabiliti in un decreto.
L’incompatibilità
La riforma introduce anche il concetto di incompatibilità per gli amministratori delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche. Oltre alle limitazioni attuali, viene esteso il divieto di ricoprire cariche in altre associazioni o società affiliate allo stesso organismo di affiliazione.
Inoltre, la riforma introduce nuove regole per la distribuzione degli utili e dei dividendi. Le associazioni sportive dilettantistiche non possono distribuire gli utili o i dividendi tra i propri soci o amministratori, ma devono reinvestirli esclusivamente per il perseguimento degli scopi istituzionali. Questa disposizione mira a garantire la gestione senza scopo di lucro delle associazioni sportive e a promuovere lo sviluppo del settore sportivo dilettantistico.
È importante sottolineare che la riforma dello sport non riguarda solo le associazioni sportive, ma coinvolge anche il Terzo Settore. I sodalizi sportivi possono essere riconosciuti come enti del Terzo Settore, ma devono rispettare le specifiche regole e requisiti stabiliti dalla legge. È necessario verificare attentamente se l’associazione sportiva può essere considerata un sodalizio sportivo rientrante nel campo del Terzo Settore e, in caso affermativo, adottare le misure previste per tale categoria.
Le associazioni e le società sportive sono tenute a informarsi sulle disposizioni specifiche della riforma dello sport e a consultare professionisti legali o consulenti specializzati per garantire la corretta implementazione delle modifiche statutarie. È importante agire tempestivamente per evitare sanzioni o problemi di non conformità con le nuove regole.
Conclusioni
La Riforma dello Sport rappresenta un’opportunità per migliorare la trasparenza e la gestione delle associazioni e delle società sportive. Attraverso una revisione dei loro statuti e l’adeguamento alle nuove disposizioni normative, le organizzazioni sportive possono garantire una maggiore efficacia e sostenibilità nel perseguimento dei loro scopi sportivi e sociali.
La Riforma dello Sport richiede alle associazioni e alle società sportive di effettuare modifiche statutarie per adeguarsi alle nuove clausole previste dalla legge. È fondamentale comprendere le disposizioni specifiche della riforma, convocare un’assemblea straordinaria dei soci e consultare professionisti legali per garantire un adeguato adattamento al nuovo quadro normativo. L’obiettivo principale è preservare la natura dilettantistica e senza scopo di lucro dello sport, promuovendo la trasparenza e la buona governance all’interno delle organizzazioni sportive.
